1951-2001 Made in Italy (Mostra)

4 aprile - 13 maggio 2001

Alla Triennale di Milano un evento multidisciplinare in cinque quadri illustra cinquant'anni di vita italiana.
Curata da Luigi Settembrini, la mostra celebra i quarant'anni del Salone Internazionale del Mobile.

2001: il Made in Italy festeggia due date storiche, cinquant'anni della moda italiana (Firenze, 1951) e quarant'anni del Salone Internazionale del Mobile (Milano, 1961). Due anniversari emblematici dell'Italia moderna, che al fenomeno del Made in Italy deve molto di quel che nel mondo gli viene riconosciuto in termini di immagine, talento, successo, notorietà. Cosmit in occasione di queste ricorrenze, dedica a design e moda una mostra multidisciplinare sugli ultimi cinquant'anni di cronaca, costume e storia italiana e su come questi anni si siano intrecciati con il Made in Italy. E prioprio Made in Italy? s'intitola il progetto ideato e diretto da Luigi Settembrini e che si avvale della direzione artistica di Franco Laera. Un titolo che il punto interrogativo si propone di rendere problematico e ambivalente: celebrativo quando si riferisce al fenomeno culturale e d'immagine, ironico e perfino drammatico quando non dimentica che la verità italiana è "Made" anche di altre realtà meno qualificanti. La mostra che trova posto nello spazio a ferro di cavallo e nell'impluvium al piano terreno del Palazzo della Triennale a Milano, è composta da cinque diversi quadri curati da: Achille Bonito Oliva e Pierluigi Cerri; Gae Aulenti e Luca Ronconi con la partecipazione del La Fura dels Baus; Oliviero Toscani; Andrea Pezzi e Gaetano Pesce; Pierluigi Pizzi.

 

Secondo quadro: Memoria di Gae Aulenti e Luca Ronconi 

Una lettura di quarant'anni di vita italiana divisa in quattro decenni (1951-1991) che trova posto nella grande curva al centro dello spazio (500 metri quadri). Costume e politica, commedia e tragedia, intrecciano le proprie vicende a quelle del successo planetario di design e moda. Il percorso presenta la storia del Paese anche attraverso spezzoni di cinema particolarmente significativi ed è arricchito dalla presenza delle opere di alcuni fondamentali artisti di quegli anni (Fontana '50, Schifano e Pascali '60, Pistoletto '70, Paldino '80. Ogni giorno è previsto un intervento di rottura (mafia, ecologia, anni di piombo) affidato a una performance giornaliera de La Fura dels Baus, provocatorio gruppo teatrale d'avanguardia tra i più interessanti del momento.