Sigillo della città di Milano in occasione dell'ottantesimo compleanno

8 marzo 2013.

L’8 marzo Luca Ronconi compie ottant’anni: un’occasione per festeggiare il regista che ha segnato negli ultimi decenni la storia del teatro e della cultura italiani e per approfondire la conoscenza del suo lavoro. 

Per l’occasione arriva online il sito ufficiale del regista.

Il Piccolo Teatro di Milano organizza una intensa due giorni, Buon compleanno, Magister! Per Luca Ronconi, "quattro volte venti", che culmina nella consegna del “Sigillo della città di Milano”, conferito da Comune, da parte del Sindaco Giuliano Pisapia e dell’Assessore Stefano Boeri.

Una sala affollata e un lungo affettuoso applauso hanno salutato Luca Ronconi, direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano, mentre riceveva dalle mani del Sindaco Giuliano Pisapia e dell'Assessore alla Cultura, Moda e Design Stefano Boeri il Sigillo della Città di Milano.
Introducendo la serata, Sergio Escobar, direttore del Piccolo, ha letto un messaggio di auguri del Presidente della Repubblica.
"Desidero farti giungere", scrive Giorgio Napolitano, "gli auguri più affettuosi per il tuo felice ingresso nella categoria cui da tempo appartengo, complimentandomi con te per l'esempio di passione e creatività che continui a offrirci".
Recita la motivazione del riconoscimento: "A Luca Ronconi, ai suoi sessant'anni di lavoro attraverso cui ha reinventato il 'rito perduto' del teatro, va la più profonda gratitudine della Città di Milano.
E' infatti al Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa che il grande regista ha creato uno dei cicli più mirabili della sua lunga e produttiva carriera. Grazie a un amore puro verso il palcoscenico, sentito sempre quale occasione di conoscenza e esperienza a tutto tondo, Ronconi ha creato spettacoli originali, sorprendenti, indimenticabili con i quali ha saputo disvelare, con tocco lirico e visionario, il mistero della vita.
Attraverso il lavoro sui testi, mai scontati, sulla parola e sulla recitazione dell'attore, le sperimentazioni sullo spazio, da autentico architetto di visioni, la restituzione al tempo del suo respiro più dilatato, la costante attenzione allo spettatore, è stato unico nel rivelare la meraviglia dell'ordinario. Fra i pochi ad essere riuscito a ricomporre la frattura fra scienza e creatività, indagine e necessità, invenzione e verità.
Ha saputo rigettare con forza gentile e piacere del gioco, lungo i suoi cento spettacoli per il teatro e le sue cento regie per l'opera lirica, la riduzione del teatro a semplice rappresentazione e gli spettacoli a ordinarie confezioni. E' per queste ragioni che oggi Ronconi ci appare, in cristallina evidenza, come il vero Leonardo della scena italiana e internazionale".


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